
LA DISFIDA DEI CANDIDATI SINDACI
Il primo incontro tra i sindaci del 9 maggio scorso all’hangar gestito da Carla Cremaschi
per 46 Vie è stato condizionato da un incidente all’impianto di amplificazione che non ha
consentito a Tinchelli, vicecandidato? del M5S di parlare nelle stesse condizioni degli altri.
Dispiace ma non è stata una congiura.
Ma per Massimo Cremax al secolo Massimo Marchesi della nota famiglia di gioiellieri di
Mirandola e capolista della lista Popolo e Famiglia l’incontro è parso un “assist al PD”
accompagnato “dal coretto starnazzante delle piddine in prima fila che vociferavano con gli
altri candidati sogghignando su ogni periodo e applaudendo invece ad ogni frase di
Roberto…strafottenza tipica e fastidiosa di chi si crede superiore e che invece dimostrano
una umanità pessima e una intelligenza da burattini”. Ero seduto di lato, e lui era di fronte
a me nella serata dei candidati, ci siamo anche scambiati un saluto.
Gli applausi a Roberto ci sono stati solo quando ha garbatamente e con il sorriso chiesto a
Greco e Tinchelli di non parlare mentre lui rispondeva alle domande, per non perdere la
concentrazione. Per il resto un applauso a contraddistinguere una frase efficace, e
applausi, molti, solo alla fine. Nessun coretto.
Ma per Cremax quelli che non la pensano come lui sono parte di una “umanità pessima,
autori di ignobili coretti e naturalmente non di sinistra, ma sinistri”: pura negatività.
Ero di fronte e non hanno fatto nessun coretto. Ganzerli si è poi permesso di parlare al
futuro e far vedere che sa ciò di cui parla, a differenza del candidato del Centro destra,
inammissibile!
Lasciamo Marchesi alla sua lista Popolo e Famiglia, lasciamo ai suoi componenti la censura
da proclamare e le persone da emarginare.
Dispiace che a Mirandola si scada a tale livore ma, come si dice, lo stile fa l’individuo.
Siamo diversi: a noi interessano le persone dalla testa al cuore, a loro dalla cintola in giù.
+Mirandola